Ideatore e promotore di questa iniziativa fu Alberto Mario Droandi, direttore dell’ente del turismo, che disegnò anche i costumi con araldica, colori e taglio tardo-medievale su ispirazione delle opere di Piero della Francesca. Gli Sbandieratori di Arezzo cominciano da questo momento -sotto la guida del Direttore Tecnico Vittorio Dini (d.t. dal 1960 al 1974) – a lavorare sul recupero di una tradizione storica connessa al bellicismo comunale del passato dove maneggiare la bandiera aveva una funzione importante, non solo coreografica ma logistica.
Tuttavia, col passare del tempo il gruppo introduce anche altri aspetti dello sbandieramento – da quelli atletici e acrobatici a quelli musicali. Il gruppo fin da subito e per tutta la sua storia si è rinnovato ed è evoluto sia in termini tecnici che coreografici.
Agli anni sessanta risale la “Schermaglia”: una coreografia che evoca la lotta tra il Bene e il Male e che, da allora, è parte integrante del repertorio dell’Associazione. Se fra gli anni sessanta e settanta il gruppo prende parte alle competizioni internazionali della bandiera e alla federazione che raccoglie molte realtà analoghe a quella aretina, la differenza di equipaggiamento (bandiere molto Più pesanti di quelle utilizzate dalla maggior parte dei gruppi in Circolazione) e di studio sui costumi porta il gruppo di Arezzo ad allontanarsi da questo tipo di confronto per concentrarsi sul proprio specifico linguaggio ed identità.
E’ comunque dagli anni 80, sotto la guida del Direttore Tecnico Pasquale Livi (d.t. dal 1974 al 2010), che l’Associazione affronta trasferte sempre più impegnative che toccano più volte i cinque continenti in occasioni di grande prestigio.
Ma al di la’ dell’importanza di esibizioni su scala planetaria e’ la crescita del livello tecnico, coreografico e musicale a rappresentare il motivo di orgoglio e di impegno primario del gruppo.
A chi osservi e confronti un saggio di oggi con quelli di appena dieci anni fa salterà agli occhi l’aumento di difficoltà tecnica sia delle coreografie che degli aspetti atletici che delle musiche. Questo avanzamento è frutto di studio e ricerca da parte dell’attuale direttore tecnico Stefano Giorgini e dello staff che lo affianca ma anche del lavoro costante svolto In palestra da tutti i componenti del gruppo con allenamenti bisettimanali che rappresentano un impegno rilevante per giovani ragazzi e uomini che con entusiasmo portano avanti una tradizione preziosa quanto complessa da comprendere e maneggiare.